Quali tasse sulle criptovalute bisogna versare in Portogallo?
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Come spiegato nei post precedenti, per i residenti fiscali in Portogallo l’Imposta sul Reddito è particolarmente elevata, e per niente attraente.

Tuttavia, nel 2012 il governo portoghese ha implementato la cosiddetta residenza fiscale non abituale (“Regime residenziale non abituale”, o NHR) che esenta gli stranieri dal versamento tributario per redditi provenienti dall’estero, come spiegato nella guida alla residenza fiscale portoghese.

Questo regime ha attirato in Portogallo molti detentori di criptovalute, con la diffusa la convinzione che non saranno applicate tasse su di esse. Tuttavia, come approfondiremo, non è sempre questo il caso.

In questo articolo spiegheremo nel dettaglio come avviene la tassazione di criptovalute in Portogallo.

Il Portogallo è una giurisdizione vantaggiosa per le criptovalute?

Ci viene chiesto sempre più spesso se valga la pena trasferirsi in Portogallo per evitare o versare meno tasse sulla vendita di criptovalute.

La risposta solitamente è sì, in quanto il Portogallo è uno dei paesi maggiormente attraenti in questo ambito. Le ragioni sono due:

  • La concezione imposta alle criptovalute da una “sentenza di tassazione” emessa dalle autorità fiscali nel 2016.
  • Il regime NHR, che consente, tra gli altri vantaggi, di non essere tassati sui redditi di origine estera.

In Portogallo la vendita di criptovalute non è tassabile?

Il Portogallo è uno dei pochi paesi a non tassare i guadagni derivanti dalla vendita di criptovalute.

Questo è dovuto al fatto che l’autorità fiscale portoghese comprende come le criptovalute non possano, tecnicamente, essere considerate “valute” o “attività finanziarie”, e pertanto non considera i loro rendimenti tra le plusvalenze classiche e finanziarie.

Ciò significa che, in assenza di una regolamentazione chiara e specifica sulla tassazione delle criptovalute, il Portogallo allo stato attuale rappresenta una destinazione “esentasse” per la vendita delle stesse. E sembra che continuerà ad esserlo, dal momento che non sono previste modifiche per il nuovo anno fiscale.

Tuttavia, vale la pena analizzare alcuni aspetti della tassazione sulle criptovalute nel caso dei contribuenti che hanno optato per il regime portoghese NHR, solitamente scelto dai nomadi digitali e dagli HNWI (individui ad alto patrimonio netto) trasferitisi in Portogallo per versare meno tasse.

Come vengono tassate le criptovalute nel regime NHR?

Come stavamo dicendo, in molti ritengono che, nel contesto del regime portoghese NHR, le operazioni con criptovalute in oggetto non vengano mai tassate, ma non è sempre questo il caso per i detentori di criptovalute nel regime NHR portoghese.

È fondamentale specificare “come”: un grande detentore di criptovalute o “crypto holder” non è la stessa cosa di un “crypto trader”. Né il trattamento delle plusvalenze derivanti dalla vendita di criptovalute è lo stesso di quello derivante da “farming”, “staking” o NFT.

In breve, nel regime NHR i guadagni derivanti da criptovalute verranno tassati come:

  • Reddito societario: nei casi in cui l’attività professionale del contribuente corrisponda di frequente all’acquisto o alla vendita di criptovalute (“crypto trader”) o all’attività di “NFT artist”, gli utili derivanti dalle vendite saranno considerati redditi societari tassati al 20%.
  • Redditi da investimento: gli investitori di criptovalute che ottengano redditi da exchange esteri (come quelli derivanti da “staking” e “DeFi”) saranno esentati se tassati nello Stato di origine e in caso che quest’ultimo disponga di un trattato di contenimento della doppia imposizione firmato dal Portogallo.
  • Plusvalenze: il regime NHR è meno rilevante in quanto la maggior parte delle convenzioni attribuisce al Portogallo pieni diritti fiscali e pertanto l’esenzione del reddito estero non è di fatto applicabile. Tuttavia, come menzionato, i guadagni derivanti dal trading di criptovalute, o da NFT, che non vadano al di là della semplice gestione privata di attività, dovrebbero essere esclusi dalle attuali regole dell’IRPEF, e pertanto esenti.

Dunque, la tassazione non sarà sempre allo 0%, e potrebbe arrivare a 20% in caso che la vendita di cryptoasset venga considerata come effettuata professionalmente.

Quali problemi riscontrano principalmente i detentori di criptovalute in Portogallo?

Gli utenti di Relocate&Save, trasferitisi in Portogallo per pagare meno tasse sulla vendita delle proprie criptovalute, hanno ottenuto risultati soddisfacenti dopo un’analisi preventiva della propria situazione.

Cionondimeno, ci siamo imbattuti in molti casi di persone che ci hanno contattato per cambiare residenza fiscale dal Portogallo a un altro paese che, convinte di poter evitare il versamento di tasse, hanno finito per pagare il 20% o più.

Pertanto, è fondamentale tenere conto di quanto segue:

  • Prestare attenzione all’applicazione dell’NHR: a volte il regime viene negato perché la persona che ne fa richiesta non è inclusa nell’elenco degli HVA o dei professionisti qualificati. Se si avessero dubbi, un’analisi preventiva è essenziale.
  • È necessario essere trasparenti riguardo la frequenza di vendita e la professionalizzazione della vendita di criptovalute o cryptoassets. Un “crypto holder” non è la stessa figura di un “crypto trader” o di un “NFT artist”.
  • Non è che il Portogallo abbia una legislazione favorevole alle criptovalute, il fatto è che il paese non ha proprio una legislazione in materia. Riteniamo, pertanto, che questo aspetto non fornisca una certezza giuridica elevata, e che in futuro possa presentare dei cambiamenti.

Il regime portoghese NHR rappresenta una buona opzione per le criptovalute?

Nonostante tutto, se si stesse valutando di cambiare paese allo scopo di pagare meno tasse nella vendita di criptovalute o NFT, il Portogallo rappresenta di certo una grande destinazione.

Per esempio, un grande proprietario di criptovalute intenzionato a venderne quantità elevate, trasferendosi in Portogallo e presentando domanda per l’NHR potrebbe mettere in atto una grande opzione di riduzione del carico fiscale. Si badi bene, è fortemente consigliata l’effettuazione di una preventiva analisi fiscale professionale, in modo da non finire a pagare il 20% invece che lo 0%.

Se si desiderasse davvero intraprendere il cambiamento di residenza fiscale in Portogallo, e se si necessitasse assistenza, non esitare a contattarci: i nostri consulenti specializzati in NHR offriranno l’assistenza adeguata.

E se il Portogallo non fosse abbastanza convincente, è possibile valutare altre destinazioni d’oro, che si possono approfondire nel nostro post sulla vendita di criptovalute senza tasse, o scaricando il resoconto “Le tre migliori destinazioni fiscali del momento”, disponibile qui sotto.

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